Esistono bambini a cui non piace pasticciare con la farina? Per i piccoli cuochi in erba consigliamo vivamente questo libro edito dalla Red!
I principi su cui si basa sono quelli montessoriani.
Innanzitutto c’è da dire che le ricette sono composte da sequenze di foto molto esplicative e senza testo, quindi anche un bambino molto piccolo può approcciarsi all’arte culinaria senza problemi, persino dai tre anni. Il bambino può dosare gli ingredienti con cucchiai e vasetti di yogurt con la tecnica, tipicamente montessoriana, del travaso. Non è necessario quindi conoscere le unità di misura delle ricette. Come la scuola montessoriana insegna, il piccolo cuoco utilizzerà gli strumenti di uso comune che si trovano facilmente in cucina, e utilizzando quelli sarà in grado di dosare alla perfezione (ma anche se sbaglia un po’ cosa importa!) tutti gli ingredienti dei dolci da preparare.
Il libro insegna inoltre a rispettare la sequenza delle azioni da svolgere proprio grazie alla semplicità con cui le foto sono impaginate.
Il compito del genitore si limita a supervisionare il tutto, intervenendo soltanto in alcune fasi “critiche” del procedimento: come ad esempio il taglio di un ingrediente, se il bambino ancora non ha dimestichezza con i coltelli, e ovviamente con la cottura. La mamma e ovviamente il papà possono lasciare che il bambino svolga da solo la sequenza delle azioni in piena autonomia.
Mi chiedo soltanto perché il titolo si rivolge alle mamme. E’ un incoscio retaggio patriarcale o soltanto un espediente di marketing? Ritengo opportuna la seconda possibilità vista l’enorme popolarità che sta avendo questo libro presso la comunità di mamme online.
E a ben ragione. Questo è un volume che ritengo molto importante per insegnare al bambino ad essere autonomo, praticando un’arte che oltre a essere utile, è sicuramente anche dilettevole.